Traverso, 1990

Nunzio
Acrilico su legno combusto
120 × 53 × 11 cm
Valore 12'000 EUR
Nunzio Di Stefano
Noto semplicemente come Nunzio, è un artista visivo italiano nato nel 1954 a Cagnano Amiterno. È noto per le sue sculture e installazioni che esplorano il rapporto tra materia, luce e spazio
Nunzio non scolpisce, brucia. Non modella, sottrae.
L'opera nasce da un gesto primordiale, quasi rituale, in cui la materia—legno, piombo, gesso—viene violata, segnata, trasformata. È un atto di memoria e annientamento, di costruzione e distruzione simultanee. La fiamma non è solo fuoco, ma linguaggio: incide, annerisce, plasma. Lo spazio non è contenitore ma tensione, vuoto abitato, silenzio che vibra. Nunzio opera nella soglia tra visibile e invisibile, tra presenza e assenza, in un teatro scabro dove l’oggetto non rappresenta, è. Come arte povera insegna, la materia è autonoma, carica di energia, e il gesto dell’artista diventa rivelazione: archeologia del futuro.

Traverso, 1990

Nunzio
Acrilico su legno combusto
120 × 53 × 11 cm
Valore 12'000 EUR
Nunzio Di Stefano
Noto semplicemente come Nunzio, è un artista visivo italiano nato nel 1954 a Cagnano Amiterno. È noto per le sue sculture e installazioni che esplorano il rapporto tra materia, luce e spazio
Nunzio non scolpisce, brucia. Non modella, sottrae.
L'opera nasce da un gesto primordiale, quasi rituale, in cui la materia—legno, piombo, gesso—viene violata, segnata, trasformata. È un atto di memoria e annientamento, di costruzione e distruzione simultanee. La fiamma non è solo fuoco, ma linguaggio: incide, annerisce, plasma. Lo spazio non è contenitore ma tensione, vuoto abitato, silenzio che vibra. Nunzio opera nella soglia tra visibile e invisibile, tra presenza e assenza, in un teatro scabro dove l’oggetto non rappresenta, è. Come arte povera insegna, la materia è autonoma, carica di energia, e il gesto dell’artista diventa rivelazione: archeologia del futuro.